Caro Julien,
il tempo che ci separa non inganna la natura del mio essere..il sentiero tortuoso mi porta sempre tra le tue braccia anche se ho un pò paura...il sentiero tortuoso scivola via nella disapprocazione ed io non posso che aggrapparmi ai coralli salmastri di questo fondale oscuro...cammino a stento nell'acqua tiepida e torbida mentre il vento mi accarezza i capelli e gioco con le piccole ferite sulla mia pelle dura...l'incertezza fa parte dell'inquietudine e il sole malinconico dei giorni trapassati mi avvolge trepidante nel ricordarmi che è la paura da cui devo fuggire la luna nera alla quale mi devo inspirare,immagini riflesse sul suo volto mi riconducono sulla sabbia argentea mentre tutto il resto si cela in un sorriso di stelle vincenti,acclamate.amate come nessuno mai...vincere non è solo un verbo...è l'intricato sussegguirsi di infinite cadute in fondali oscuri prima di risalire in surperficie e rendersi conto di aver fatto un buon lavoro..mio Julien..io non vinco mai ma per lo meno ci provo...nel frattempo rispettami nel caldo abbraccio di questa notte di corallo...
angiesk
...l'essere inviolabili porta alla corruzione...
diario di una poetessa disoccupata
mercoledì 7 luglio 2010
giovedì 17 giugno 2010
"Profumo di ciliegio"
Caro Julien,
niente è così facile come immaginarsi al di fuori del proprio etere,niente è così facile come abbandonarsi a sogni lontani per fuggire dalla realtà proibitiva che ci imprigiona... la notte mi riscalda ma ho costante bisogno di pregare affinchè il ghiaccio non si spezzi...mi sei mancato...raccontarmi...non succedeva più da un tempo lunghissimo...perchè a volte l'inquietudine...è lei a spezzarsi ma a volte ritorna che sia bene o male...sono di nuovo qui...la fede che avevo nel potere dell'ignota poetica me...forse è tornata...abbraccio suoni d'oltreoceano per assaporare il profumo di ciliegio in terre incontaminate...chiudo gli occhi e trascino via l'odore acre di una giornata repressa, ostica inaspettatamente tersa...perchè niente è così limpido come quando ci sbatti le ali contro...dunque mi ammalo di te...e penso alla mia stella buona,a dove mai si sia nascosta...guidata fin d'ora dallle sue damigelle in boschi tetri e perduti...oltre il confine dei ciliegi in fiore...
niente è così facile come immaginarsi al di fuori del proprio etere,niente è così facile come abbandonarsi a sogni lontani per fuggire dalla realtà proibitiva che ci imprigiona... la notte mi riscalda ma ho costante bisogno di pregare affinchè il ghiaccio non si spezzi...mi sei mancato...raccontarmi...non succedeva più da un tempo lunghissimo...perchè a volte l'inquietudine...è lei a spezzarsi ma a volte ritorna che sia bene o male...sono di nuovo qui...la fede che avevo nel potere dell'ignota poetica me...forse è tornata...abbraccio suoni d'oltreoceano per assaporare il profumo di ciliegio in terre incontaminate...chiudo gli occhi e trascino via l'odore acre di una giornata repressa, ostica inaspettatamente tersa...perchè niente è così limpido come quando ci sbatti le ali contro...dunque mi ammalo di te...e penso alla mia stella buona,a dove mai si sia nascosta...guidata fin d'ora dallle sue damigelle in boschi tetri e perduti...oltre il confine dei ciliegi in fiore...
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