Caro Julien,
niente è così facile come immaginarsi al di fuori del proprio etere,niente è così facile come abbandonarsi a sogni lontani per fuggire dalla realtà proibitiva che ci imprigiona... la notte mi riscalda ma ho costante bisogno di pregare affinchè il ghiaccio non si spezzi...mi sei mancato...raccontarmi...non succedeva più da un tempo lunghissimo...perchè a volte l'inquietudine...è lei a spezzarsi ma a volte ritorna che sia bene o male...sono di nuovo qui...la fede che avevo nel potere dell'ignota poetica me...forse è tornata...abbraccio suoni d'oltreoceano per assaporare il profumo di ciliegio in terre incontaminate...chiudo gli occhi e trascino via l'odore acre di una giornata repressa, ostica inaspettatamente tersa...perchè niente è così limpido come quando ci sbatti le ali contro...dunque mi ammalo di te...e penso alla mia stella buona,a dove mai si sia nascosta...guidata fin d'ora dallle sue damigelle in boschi tetri e perduti...oltre il confine dei ciliegi in fiore...
 
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